I tesori
del veneto
I sapori
del veneto
VENETO
VIVERE BENE
Un prodotto di eccellenza non è mai una manifestazione isolata, bensì l’espressione di uno stile di vita dei luoghi in cui è nato. L’olio è uno dei protagonisti della gastronomia veneta, ricca e pregiata soprattutto quando recupera le ricette della tradizione. Il mangiar bene è a sua volta un elemento del saper vivere, che in quest’area geografica trova la sua più completa espressione. Lo favoriscono le felici condizioni geografiche: qui si incontrano il mare e le Dolomiti, i fiumi Po, Piave, Brenta, Sile e il lago di Garda, la pianura e i colli euganei e berici.

Una varietà di paesaggio cui fa da contrappunto l’eclettismo artistico e culturale. Nel corso dei secoli hanno qui lavorato e portato bellezza pittori, scultori, architetti: Giotto, Giorgione, Tiepolo, Jacopo da Ponte, Palladio, Canaletto, Canova, solo per citare alcuni nomi. Vivaldi e Albinoni hanno elevato la musica, assieme a Lorenzo Da Ponte, il librettista di Mozart. Goldoni è stato il più grande scrittore del suo tempo e Teofilo Folengo ha inventato la lingua maccheronica. Qui monsignor Della Casa ha scritto il Galateo gettando i semi del bon ton, Casanova ha codificato la seduzione, Da Porto ha “inventato” la storia di Giulietta e Romeo. Di qui è partito Marco Polo per scoprire l’Oriente.

POVE DEL GRAPPA

CITTÀ DELL'OLIO

Pove del Grappa è un paese di poco più di 3.000 abitanti adagiato ad anfiteatro ai piedi del versante sud-ovest del massiccio del Grappa. A caratterizzare il paesaggio di questa splendida area geografica è una pianta particolare: l’olivo. Le oltre 20.000 piante coltivate a Pove del Grappa valgono oggi la denominazione di “Conca degli olivi” e il diritto di far parte delle “Città dell’olio d’Italia”. Grazie alle caratteristiche del territorio, che forma una sorta di conca naturale, tutta la zona è soleggiata dal mattino alla sera, quindi mai fredda e sempre ventilata. L’alta qualità del prodotto si deve anche alla composizione dei terreni di coltura, che, posti ai piedi del massiccio del Monte Grappa, sono derivati da conglomerati poligenici, intercalati da fasce sabbiose o marmose-argillose.

BASSANO DEL GRAPPA
CITTÀ D'ARTE
Bassano del Grappa è famosa per il Ponte Vecchio e per la grappa, due elementi che riassumono i motivi di attrazione della città: cultura da un lato, buona cucina dall’altro. Posta all’imbocco della Valsugana e imprescindibile via di passaggio fra il nord e il sud dell’Italia, da sempre è crocevia dell’economia e della storia. I commerci per secoli sono passati lungo il fiume Brenta, che alimentava mulini, segherie, magli, folli e filatoi rivieraschi. Le tragedie non hanno risparmiato questo territorio: la Grande guerra ebbe la linea della resistenza sul Monte Grappa, la Seconda guerra mondiale flagellò anche la pianura.

La città è famosa per Jacopo Da Ponte (XVI secolo) e la sua scuola pittorica, i cui dipinti sono conservati nel Museo civico. Un museo è dedicato alla ceramica, produzione artistica locale, e ai Remondini, i maggiori stampatori europei da metà del XVII a metà del XIX secolo. Bassano, una città da vivere: il centro storico è tutto da scoprire e l’enogastronomia si presenta ricca di prodotti tipici del territorio come il pregiato asparago bianco, il broccolo di Bassano, la ciliegia di Marostica, i marroni di Valrovina, il sedano di Campese e Rubbio, i bisi di Borso, il vino della zona collinare e l’olio di Pove.
ASOLO
LA PERLA
Grazie alla sua posizione panoramica, Asolo è definita “la città dai cento orizzonti”. Suggestiva come punto d’osservazione, è un paradiso per i romantici con le sue favolose viuzze, i giardini profumati e lo scenario mozzafiato. E la Rocca, fortezza a picco sulla pittoresca cittadina. Nelle sue vene scorre sangue blu: non a tanti paesi capita di avere avuto una regina e una corte sfarzosa. Asolo alla fine del ’400 divenne la sede di Caterina Cornaro, regina di Cipro, Armenia e Gerusalemme. Un dorato esilio durante il quale la regnante si circondò dei più illustri artisti: il poeta Pietro Bembo, i pittori Lorenzo Lotto e il grande Giorgione. Della sua permanenza rimangono il Castello, con la maestosa torre, e il Barco, sua dimora. Per empatia, Asolo è sempre stata abitata da grandi donne. L’attrice Eleonora Duse, tanto affezionata da farsi seppellire qui; Freya Stark, indomita viaggiatrice; Katharine De Kay Bronson, regista del salotto di villa La Mura. Proprio a lei il poeta Robert Browning dedicò i versi della raccolta Asolando. Fonte d’ispirazione e di rilassamento, Asolo non si sottrae ai piaceri del corpo: è infatti conosciuta per la sua produzione di vini di qualità, dal prosecco alla recantina.